Il recente Messaggio INPS n. 3185 del 24 ottobre 2025 segna un ulteriore e determinante passaggio nell'implementazione della Riforma del Lavoro Sportivo (D.Lgs. 36/2021). In qualità di studioso della materia, ritengo che l'intervento dell'Istituto non sia meramente burocratico, ma rappresenti un momento di allineamento sistemico indispensabile per la corretta applicazione delle tutele previdenziali. 🧐
Punti Chiave dell'Analisi:
🎯 Chiarimenti e Armonizzazione Tecnica: Il Messaggio interviene per correggere e uniformare le descrizioni tecniche relative ai codici qualifica (785 e 788), già introdotti con la Circolare n. 127/2025. Questo dimostra la complessità intrinseca della transizione normativa e la necessità di una meticolosa opera di fine-tuning da parte dell'Istituto. La precisione è legge.
⚠️ Impatto sulla Dichiarazione Contributiva: L'aggiornamento è vitale per la corretta classificazione dei lavoratori sportivi e, di conseguenza, per la compilazione dei flussi contributivi (UniEmens). Un'erronea codificazione comprometterebbe la corretta maturazione del trattamento pensionistico e la gestione degli adempimenti da parte degli enti sportivi. Massima attenzione ai dettagli.
✅ Coerenza Normativa: L'INPS opera per garantire l'armonia tra le proprie istruzioni e le definizioni contenute nel D.Lgs. 36/2021. Questo sforzo è essenziale per superare le residue incertezze interpretative che ancora affliggono il settore, rafforzando la certezza del diritto per tutti gli operatori. Il sistema si consolida.
Conclusione:
Invitiamo tutti i Consulenti del Lavoro, i professionisti del settore giuslavoristico e i vertici degli Enti Sportivi a esaminare con la massima attenzione l'Allegato 1 del Messaggio n. 3185. La compliance previdenziale post-riforma passa inevitabilmente attraverso questa nuova, precisa classificazione. La teoria del diritto deve ora confrontarsi con la prassi amministrativa: la sfida è assicurare che ogni sportivo sia correttamente inquadrato e tutelato. 🏆
